ADRIANA POLISENO

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Le classi di esercizi di Bioenergetica mirano ad aiutare le persone, a percepirsi e a sciogliere le tensioni muscolari presenti nel corpo.

Definirli esercizi è un termine improprio in quanto non si tratta di ginnastica, non sono esercizi paragonabili alla sola intenzione motoria prevista nelle attività ginniche.

Gli esercizi di bioenergetica consistono in un repertorio di molteplici esperienze di lavoro sul corpo, attraverso movimenti specifici, giochi e tecniche espressive psicofisiche, atti ad aiutare l’individuo a liberarsi della sua corazza muscolare strutturata, ristabilendo la motilità e l’espressività naturale dell’organismo.

L’espressione  più corretta per definire gli esercizi  è quella di “esperienze di movimento corporeo”, dove per esperienza si intende la risposta sensoriale che si trae dalla relazione tra il corpo in movimento con specifiche tecniche ed il respiro.  

Essendo esperienze corporee che si interfacciano  con recettori senso-motori, le classi di esercizi di bioenergetica sono consigliate per tutti coloro che hanno voglia di riappropriarsi di un benessere globale che riguarda se stessi; in caso di tensioni muscolari croniche e per molte manifestazioni corporee di origine somatica, in cui a volte non c’è una patologia non identificata. 

Ciò accade, soprattutto, quando la somatizzazione è ancora ad un livello di manifestazione energetica e/o di malessere generale che spesso  si esprime attraverso risposte muscolari, cutanee, viscerali. 

Molti  benefici si riscontrano verso  una maggiore efficienza di concentrazione e attenzione, migliore qualità del sonno, maggiore capacità di mantenere un sano equilibrio verso le condizioni stressogene.

Notevoli benefici si notano sul  recupero psico-fisico, pur  non costituiscono un lavoro psicoterapeutico, né un sostituto della terapia, ma un’occasione per migliorare il rapporto con il proprio corpo e con la propria capacità energetica di interagire allo stress emotivo, psichico e fisico. Possono rappresentare un modo eccellente per un potente sostegno in parallelo ad ogni tipo di percorso psicoterapeutico, in quanto facilita il riconoscimento di  memorie emotive intrappolate in strutture muscolari rigide, che non consentono l’espressione sia del linguaggio corporeo, sia di un agire in modo energetico verso un cambiamento desiderato.  

L’esperienza di lavoro avviene in gruppo di massimo 8/10 partecipanti, attraverso un percorso di un incontro a settimana  della durata di un ora. 

Il percorso è strutturato in un minimo di 10 incontri, e non è previsto un limite massimo degli stessi, in quanto praticare le esperienze bioenergetiche significa sommare benessere psico fisico e, pertanto,  non si può fissare un limite. Il numero degli incontri è organizzato dal conduttore, in base all’obiettivo del percorso.

Le classi di esercizi di bioenergetica possono essere monitorate dal conduttore, su obiettivi diversi di tematica e di intensità di lavoro;  pertanto sono consigliabili in qualsiasi tipo di bisogno, da quello energetico, estetico del benessere, a quello di promozione e sostegno della propria vitalità espressiva. 

Gli “esercizi” si svolgono senza scarpe, con calzini, su tappetini o in piedi, a volte con il supporto di bastoncini di legno, palline, cuscini.

Quali sono gli scopi più importanti  delle classi di Esercizi di Bioenergetica?

  • riduzione dello stress fisico
  • miglioramento della  propria capacità di resilienza allo stress fisico e psichico
  • allentare e sciogliere tensioni e contratture muscolari
  • rendere più fluida la respirazione
  • aumentare la propria percezione e radicamento
  • sviluppare capacità propriocettiva
  • trovare un equilibrio tra mente, corpo ed emozioni
  • drenare il processo di somatizzazione nel corpo
  • migliorare la propria autoespressione e comportamento
  • rendere più vitale e fluida la postura e il portamento

Una persona che non respira a fondo riduce la vitalità del corpo;
se non si muove liberamente, limita la vita del corpo;
se non la sente pienamente, restringe la vita del corpo;
se reprime la propria autoespressione, limita la vita del corpo.

“Alexander Lowen”