ADRIANA POLISENO

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La rigidità o la tensione cronica muscolo-articolare influisce sulla fluidità e sulla velocità di risposta dell’organismo su più livelli (biologici, fisiologici, energetici), limitando il flusso energetico. 

Un minor quoziente energetico penalizza per conseguenza le attività metaboliche di quegli organi che si impegnano  maggiormente a sorreggere le funzioni del corpo quando questo attraversa periodi di cambiamento come: 

cambi di stagione, eventi stressanti,, menopausa, gravidanza, elaborazioni emotive e impegni mentali come lo studio.

Non possiamo evitare la rigidità che consegue all’avanzamento dell’età biologica, ma sicuramente possiamo evitare la rigidità dovuta alla risposta muscolo-tensiva del corpo. 

Ogni elemento stressogeno, che nel suo superamento non  viene affrontato  con un giusto rapporto di quantità e di qualità energetica, produce affaticamento fisico e mentale. L’intensità dello stato tensivo è in relazione ad alcuni fattori :

  • la lunghezza del tempo vissuto in condizione stressogena;
  • l’affaticamento stesso;
  • la capacità personale di riuscire a dedicare a se stessi  momenti o strategie dedite al proprio recupero energetico. 

Normalmente la tensione muscolare  che consegue da una situazione stressante  scompare quando lo ‘stress’ è risolto o diminuito, ma,  se durante il tempo del suo sostentamento si è strutturata una rigidità a livello muscolo-scheletrico e fasciale, quella tensione continuerà ad organizzare scompensi adattivi nei vari livelli fisiologici, con conseguenze di stress psico-fisico e ripercussioni sul comportamento emotivo, motorio, posturale e adattivo. 

Le tensioni muscolari croniche disturbano la salute emotiva, abbassando l’energia di un individuo, limitandone la motilità (il naturale e spontaneo gioco e movimento della muscolatura ) e l’auto- espressione. Diventa necessario dunque, alleggerire la tensione cronica muscolare  se si vuole ri-acquistare e mantenere un buon livello di vitalità e benessere emotivo ed espressivo.

Ma che funzione svolge la tensione muscolare? 

La tensione muscolare, svolge una funzione strategica nel sostenere l’attività del sistema nervoso simpatico quando l’evento stressogeno richiede molta forza, impegno attentivo, controllo e iperattività. Tale funzione fisiologica deve essere però compensata da periodi e/o momenti di recupero dell’’eccessivo investimento energetico impegnato  nel sostenere la stessa tensione nervosa e muscolare. Il recupero è fondamentale per non rischiare di cadere in riserva o esaurimento energetico.

Come posso aiutarmi nel sostenere un buon equilibrio energetico?  

Il lavoro sul corpo con l’approccio Bioenergetico risulta un ottimo supporto strategico per fare rifornimento energetico. 

Consiste in trattamenti individuali muscolo-tensivi manuali (massaggio bioenergetico), e/o di esercizi corporei che si prefiggono l’obiettivo di entrare in contatto con le proprie tensioni e di aiutarsi nel  rilasciare quello stato tensivo sostenuto o psico-fisico.  

La Bioenergetica supporta il cambiamento di una struttura tensiva e/o di una abitudine comportamentale e posturale che sostiene la tensione stessa,  per fare strada ad una esperienza nuova.