ADRIANA POLISENO

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Lavoro corporeo olistico su tensioni muscolari e blocchi emotivi.
Tecniche di Rolfing, Bioenergetica, Gestalt.

L’Integrazione Posturale è un intervento di lavoro corporeo in cui le manovre agiscono sulla muscolatura favorendo una liberazione dei tessuti in profondità, e liberando memorie  di  stress emotivi o fisici, sedimentate nelle fasce.

“Se ti assumi la responsabilità di quello che stai facendo, del modo in cui produci i tuoi sintomi, del modo in cui produci la tua malattia, del modo in cui produci la tua esistenza, al momento stesso in cui entri in contatto con te stesso – allora ha inizio la crescita, ha inizio l’integrazione.”

Fritz Perls fondatore della “Gestalt Therapy”

Nell’integrazione posturale il lavoro su una tensione fisica muscolare  e tessutale, e la sua risoluzione, influenza direttamente la persona, non soltanto in termini di benessere, ma nel cambiamento delle qualità di persona più integrata con il suo corpo e pertanto anche nelle relazionali col  mondo esterno. 

Una corazza corporea cronicizzata anche da anni può essere gradualmente modificata. È inscindibile la relazione tra dolore fisico e dolore psichico, tra manifestazioni somatiche e disagi psicologici. 

Per favorire il rilascio, contemporaneamente al lavoro dell’operatore,  vengono utilizzate modalità di  lavoro energetico, come l’uso del respiro e del movimento attivo.  

La respirazione diventa un agente diretto sul sistema nervoso.

Con l’efficace strumento dell’onda energetica del respiro si focalizzano i punti più bloccati al movimento muscolare, quei segmenti che conservano le esperienze del corpo. 

Tale metodica è stata  ideata e fondata da Jack Painter, nato in Tennessee (USA) nel 1933, il quale in decenni di ricerche sul campo, ha distillato un metodo che unisce elementi di Rolfing, Bioenergetica, Gestalt, Meridiani cinesi e Meridiani mio-fasciali.

L’Integrazione Posturale ha oggi trovato riconoscimento in tutto il mondo.

Come agisce l’integrazione Posturale

Attraverso manovre specifiche, è possibile liberare e rilassare  involucri fasciali induriti. 

Con tecniche bioenergetiche, gestaltiche, di respirazione e di rolfing,in sinergia tra di loro, si attiva un processo graduale di lavoro sui vari segmenti muscolari, e sui  

diversi aspetti dell’individuo, quali il tessuto, il movimento, le sensazioni, i pensieri, le emozioni. 

Tutto ciò dona un fondamentale e durevole cambiamento nel corpo, nella mente e nell’anima.

Su quale concetto teorico si basa l’integrazione posturale

Mente e corpo sono un’unica cosa: non vi è manifestazione fisica divisa da manifestazione mentale.

Non è possibile lavorare su un aspetto senza influenzare tutte le altre dimensioni della persona. 

Biologicamente il tessuto coinvolto è il connettivo. Esso collega e nutre le fibre dei vari organi, ogni parte del corpo e tutti i sistemi come quello nervoso, endocrino, circolatorio e ormonale. L’integrazione posturale lavora direttamente sul tessuto connettivo, detto anche semplicemente “fascia”, sede della matrice extra cellulare e responsabile della comunicazione locale tra cellule.

È importante ripristinare il naturale stato di fluidità del connettivo per migliorare la comunicazione e la nutrizione cellulare oltre all’equilibrio dei sistemi.

 Ogni restrizione, più o meno durevole, è responsabile delle patologie di specifiche funzioni del corpo. Lo stato del tessuto connettivo è influenzato dagli impatti emotivi dell’ambiente ed è in grado di modificare il corpo attraverso nuovi, e sempre mutevoli adattamenti.

Gli studi di Stanley Keleman da un punto di vista dinamico, e di Candace B. Pert da un punto di vista biologico molecolare, hanno assodato oramai da tempo l’inscindibile relazione esistente tra tessuto muscolare, postura e personalità.

L’integrazione Posturale come percorso di cambiamento

Molti di noi desiderano cambiare, essere più rilassati, diventare più sani, più vitali.

Ricerchiamo un tipo di vita diversa e siamo impegnati in molti progetti per migliorarci,  mentre una parte di noi ostinatamente resiste contro qualsiasi reindirizzo fondamentale della nostra vita.

Questa parte di noi, che rifiuta di lasciarsi andare é presente, sul piano fisico, 

come una “corazza”.

La paura, il dolore e la confusione induriscono e desensibilizzano il nostro corpo creando questa “corazza”, costituita da atteggiamenti molto strutturati come ad esempio collo duro, cefalea, schiena dolorante, pancia trattenuta, spalle curve, fianchi debordanti.